Cose belle a Settembre!

Anch’io faccio parte della schiera di coloro che credono e sentono fortemente Settembre come il vero mese d’inizio. Sarà che, per di più, da moglie di un professore, anch’io vivo indirettamente il primo suono della campanella e l’inizio di un nuovo anno. E questo settembre è stato davvero un mese di inizi, inizi che ho vissuto con attesa, emozione e batticuore, inizi che mi hanno vista partecipe e spettatrice e, magari un giorno, spero non troppo lontano, mi vedranno protagonista.

Settembre è iniziato con una piccola rivoluzione degli spazi domestici: volevamo a tutti i costi creare uno spazio tutto per Formichina. La camera studio/cameretta è così diventata esclusivamente cameretta, grazie alla generosità del papà che ha spostato il suo bagaglio fatto di infiniti libri e penne in un angolo del soggiorno. La cameretta è ancora da sistemare in alcuni dettagli, il papo l’ha tinteggiata e io mi sono divertita ad arredarla. Formichina ha finalmente una stanza tutta sua dove giocare, colorare, svuotare all’infinito ceste colme di giochi, sfogliare libri e noi abbiamo recuperato (in parte) il nostro soggiorno, che era diventato una ludoteca. [Mi piacerebbe dedicarci un post in modo da condividere e nel caso accogliere idee e suggerimenti!]

A settembre abbiamo festeggiato e condiviso l’emozione di una coppia di nostri cari amici, un matrimonio country tra i trulli e le balle di fieno, buon cibo e ottima compagnia. (Formichina ha ricoperto il ruolo da damigella più breve della storia delle damigelle: la sposa, nell’impeto dell’entusiasmo, aveva tralasciato di dirmi che lungo la navata della chiesa c’erano due rampe di scale e, diciamo, che Formichina non possiede ancora tutta questa agilità!). A settembre è nata Bianca, la secondogenita di un’amica conosciuta al corso pre parto e, sebbene, non riusciamo mai a vederci, è stato bello condividere fino all’ultimo (quasi!) questo meraviglioso evento. Presto andremo a conoscerla!!!

Amiamo le gite domenicali e fuori porta e questo mese siamo stati a pochi km da casa in un paese che ancora non conoscevo (a mia discolpa posso dire che da pochi anni vivo in territorio murgiano!). Abbiamo conosciuto Gravina in  Puglia e, dato che è stata una decisione dell’ultimo minuto, ci siamo ripromessi di tornarci con calma e di ammirarla in tutta la sua storica bellezza. Gravina ha una storia antichissima e parte del paese si affaccia su di un crepaccio enorme e profondo, un canyon nostrano che offre allo sguardo un panorama mozzafiato. Piena di gravine, cavità carsiche, e di chiese meravigliose, Gravina può essere scoperta anche nei suoi sotterranei. Formichina invece ha scoperto i galletti “Cola-cola”, simbolo tipico della cretività popolare gravinese: dei fischietti colorati in terracotta portatori di valori positivi e propiziatori. (colacola, pronunciato con una vocina piccina e adorabile, è stato il sottofondo allegro della nostra giornata!). Il suggerimento culinario immancabile è, senza dubbio, “Osteria sant’Agostino”: una piccola osteria con personale gentilissimo e cibo rustico e locale eccellente, prezzi ottimi e menu abbondante. Tra le pietanze tipiche e superlative il “ppène cùtte” il pane cotto, piatto contadino semplicissimo e gustosissimo, composto da verdure campestri, pane raffermo, uovo, il tutto condito con aglio, peperoncino e olio Evo. Descrizione che non rende giustizia, occorre gustarlo senza perdere tempo a fotografarlo! Gravina, torneremo prestissimo!

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Il vero grande inizio di Settembre è stato il Nido. Un inizio per Formichina ma anche per la sua mamma. Siamo convinti che sia un ottimo strumento di socializzazione e stimoli, di presa di fiducia negli altri, di conoscenza di regole. Formichina lo frequenterà per poche ore mattutine e ci andrà con il suo amichetto di giochi e disastri, Leandro. Siamo nella fase iniziale: dopo un inserimento andato abbastanza bene, ora iniziano le note dolenti, con scene melodrammatiche ogni volta che devo lasciarla. Le maestre mi hanno detto di portare pazienza ed essere ottimista. (Si, il cuore va in pezzi e poi magari passo le successive due ore a pensare solo ed esclusivamente a lei e a quello che starà facendo, lontana da me). Ma sono sicura che sia un’esperienza positiva per lei e quindi spero che, dopo il difficile rodaggio, poi andrà tutto bene. Ah, nel giro di quindici giorni si è beccata già due mega raffreddori, ovviamente portatori di sonni interrotti, urla disumane ogni volta che vede le fialette di fisiologica e fazzoletti ovunque. Si, portiamo pazienza.

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La prima volta al cinema, in realtà appartiene al primo giorno di ottobre, ma è anche questo l’inizio di un qualcosa che spero la appassionerà col tempo. Scelta coraggiosa la nostra, ma poteva andare peggio con una quasi duenne, si. I pop corn sono stati i veri protagonisti che l’hanno tenuta quieta per la prima mezzora, poi io e lei ci siamo spostate sui comodissimi scalini laterali (era lì che voleva vedere “Memo e Dory”). L’ultimo quarto d’ora non ha più retto. (È andata sotto il bancone del bar ad elemosinare altri pop corn). Da rifare presto magari no, ehehehe, ma tra qualche mese ci ritorniamo!

Alla prossima! 🙂

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